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#Tradizioni - La Festa di Ognissanti

Riti


30/10/2018

TAGS Tradizioni Cultura Popolare

Una tradizione antica quella della Festa di Ognissanti che nasce alle radici della Cristianità. Nel corso di questa speciale giornata si celebrano proprio “tutti i santi”, anche quelli non canonizzati. Una vera e propria festa di precetto che cade il 1° novembre, a cui segue il 2 novembre la “Commemorazione dei defunti”.


Un periodo dell’anno quello tra Ognissanti e la Festa dei Morti dove si avvicinano il mondo dei vivi e quello dei morti, conservando in questo antico retaggio tutto il sapore della tradizione cattolica. Un viaggio faticoso che compiono i morti, un viaggio dopo il quale è opportuno dar loro ristoro preparando tavole imbandite per ogni gusto.


È proprio in quest’occasione che si prepara la Colva, il tipico dolce dei morti con grano, cioccolato, melograno, noci e vincotto. Un dolce ricchissimo di dolcezza e gusto al quale è impossibile rinunciare in questo periodo dell’anno. Il grano ed il melograno simboleggiano infatti la fertilità femminile, mentre il vino indica il “sangue di Cristo” morto e risorto per la salvezza de suo popolo. Queste festività sono basilari per l’occidente cristiano. Nel cuore dell’autunno, dopo la semina del grano, che è sceso nel cuore della terra, negli inferi, inizia il cammino verso la futura germinazione e verso la rinascita alla vita.


Originario, si pensa, della provincia di Foggia, il Grano dei Morti o Colva, riporta ad un antichissimo rito cristiano, secondo il quale, in questo periodo dell’anno, si consumava il grano bollito, benedetto durante la funzione religiosa.

Un dolce molto simile a questo viene preparato anche in Grecia e prende il nome di “Koliva”, servito in occasione della commemorazione dei defunti e durante i funerali e pare che le sue origini risalgano all’antica Grecia.